Come si gioca

Enrico risponde Le squadre sono composte da tre elementi (battitore, terzino e spalla), una riserva ed un personaggio estraneo al gioco, ma importantissimo: il mandarino. Questi ha il compito di mandare (con precisione millimetrica) la palla al battitore quando prende la rincorsa dal trampolino per la battuta. Come per il tennis, il conteggio dei punti è in 15. Ogni partita è divisa in frazioni dette trampolini, che solitamente comprendono 4 giochi; più trampolini formano una partita. Affidiamo la descrizione tecnica del gioco ad una penna prestigiosa: quella di Johan Wolfgang Goethe. Nel suo Viaggio in Italia (1786) descrive un incontro cui ha assistito a Verona e sembra quasi che sia seduto sugli spalti dell’Arena Didimi.
 …quattro giovani della nobiltà veronese giocavano al pallone contro quattro vicentini. Si esercitano a questo gioco durante tutto l’anno circa due ore prima del tramonto. Questa volta la presenza degli avversari forestieri aveva provocato un concorso straordinario di popolo: quattro o cinquemila spettatori… Ad una convenevole distanza l’uno dall’altro sono situati due tavolati leggermente inclinati; il giocatore che lancia la palla si tiene in alto con la destra armata d’un largo cerchio di legno a punte. Mentre un altro, nella stessa squadra, gli lancia la palla, egli, scendendo, le corre incontro e aumenta così la forza del colpo con cui l’accoglie. Gli avversari cercano di respingerla, e così la palla va da una parte all’altra finché non resta a terra sul campo… Questi giovani sono ben fatti e robusti, portano una veste bianca corta ed aderente. Le due schiere si distinguono solo da un segno di diverso colore. Particolarmente bella è l’attitudine del lanciatore della palla quando scende di corsa dal piano inclinato ed alza il braccio per colpirla; essa ricorda il gladiatore del muro Borghese.
 

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